Scienza Cognitiva e Linguistica

La Scienza Cognitiva è l’insieme delle discipline che si interessano allo studio della mente umana, accettando come metodologia riunificante quella simulativa tipica dell’intelligenza artificiale.

Il cosiddetto “Esagono Cognitivo” è costituito da: 

Psicologia

Filosofia   

Linguistica

Antropologia 

Neuroscienze

Intelligenza artificiale

L’atto formale della nascita della Scienza Cognitiva può essere considerato il primo numero del giornale “Cognitive Science”, uscito nel gennaio del 1977 e che diventò l’organo ufficiale dell’omonima società.

La consacrazione definitiva avvenne con la prima conferenza della Cognitive Science Society, che si tenne nell’agosto del 1979 alla University of California a San Diego.

L’Etologia è la scienza che con la ricerca attiva ha lo scopo di chiarire i meccanismi fisiologici che stanno alla base del comportamento, di scoprirne le funzioni così come le spinte selettive, a cui il comportamento deve la propria esistenza e, inoltre, si pone lo scopo di ricercare lo sviluppo di questo nell’ontogenesi, nella filogenesi e nella storia della cultura.

Si avvale di metodi analitici e sperimentali sviluppati in discipline come l’antropologia e la psicologia.

L’Etologia umana presenta molti punti di contatto con la Psicolinguistica soprattutto in riferimento alla formazione dei concetti e alla comunicazione verbale.

Secondo le due scienze l’uomo dispone di un sistema di segnali, rappresentati dal linguaggio, che nessun altro essere vivente possiede. Solo l’uomo, infatti, può comprendere i propri simili con l’aiuto di un patrimonio di parole trasmesso culturalmente, che organizza in frasi secondo precise regole grammaticali. Il linguaggio verbale è uno strumento creativo, con il quale l’uomo progetta nuove strutture di pensiero e formula concetti inediti.

Il linguaggio è un sistema comunicativo ritenuto “aperto”.

La Linguistica che considera il linguaggio come un sistema di suoni e simboli si divide in differenti branche di studio:

  1. La Fonetica che si occupa dello studio e della descrizione della varietà di suoni puri che possono presentarsi nelle diverse lingue.
  2. La Semantica che si interessa del significato che la frase veicola, sia attraverso il significato delle parole che attraverso la combinazione dei significati singoli nell’espressione globale.
  3. La Sintassi che si occupa delle regole grammaticali secondo cui le frasi vengono generate e riconosciute. Chomsky per primo ha posto l’accento sull’esistenza di un sistema di acquisizione del linguaggio di natura innata e universalmente condiviso.
  4. La Pragmatica che si occupa dell’uso effettivo che gli esseri umani fanno del linguaggio per finalità interattive, studiando i differenti contesti in cui le frasi vengono emesse e come i significati trasmessi siano influenzati dalle ambientazioni stesse.

Secondo Chomsky noi disponiamo di una “grammatica generativa”, la cui acquisizione è determinata, anche, da “idee e principi innati”. Egli ritiene che il bambino possieda una preconoscenza della natura della lingua.

Noam Chomsky è il più autorevole sostenitore dell’importanza della sintassi nella comprensione del linguaggio. Secondo lo studioso questa branca può essere studiata indipendentemente dalla semantica e dalla pragmatica ed è anzi prioritaria rispetto ad esse. La grammatica, infatti, è un insieme finito di regole che servono per la generazione di frasi corrette in un determinato linguaggio. Per Chomsky esiste una grammatica universale, innata, che specifica l’insieme delle grammatiche umane possibili e che corrisponde all’abilità dei bambini di imparare a parlare.

Secondo il modello di Chomsky, avere un linguaggio significa essere in grado di accoppiare un suono al suo significato, nel senso di possedere un sistema di regole che formano queste coppie significato-suono, generando un numero infinito di frasi, chiamato competenza linguistica, il quale va distinto dalla performance, cioè dall’uso effettivo della lingua. La competenza sintattica che sta alla base è la conoscenza innata di un sistema di regole per combinare le parole formando le frasi.  

I sintagmi sono la componente più elementare della struttura sintattica e rappresentano le categorie di base della grammatica. Perché ad ognuno di essi vengano fatti corrispondere una o più parole, è necessario che venga attivata anche la componente lessicale del linguaggio. 

Il merito di Chomsky consiste nell’avere individuato alcuni dei più importanti meccanismi sintattici, tra cui le regole di riscrittura. Esse vengono applicate ad un simbolo iniziale F, che indica l’unità “frase” e permettono di analizzarla nei suoi elementi fondamentali (sintagmi nominali, sintagmi verbali e così via), permettendo una descrizione dettagliata della struttura sintattica della frase. Ci sono frasi ambigue che devono essere interpretate in base al contesto, ma si presuppone che un parlante sia in grado di dare alla frase le due interpretazioni. Le regole di riscrittura chomskiane permettono di rappresentare questo aspetto della competenza linguistica. Dato che queste regole sono ricorsive, si possono applicare tante volte fino a quando si giunge ad una sequenza detta “stringa”, costituita da simboli a cui non è applicabile nessuna ulteriore regola di trascrizione. 

Ci sono però degli aspetti della competenza linguistica che non sono sufficientemente spiegati dalle regole di riscrittura. Chomsky ha dimostrato che bisogna introdurre le regole di trasformazione, le quali permettono di passare dalla struttura superficiale di una frase a quella profonda e viceversa. La struttura superficiale corrisponde a come una frase viene effettivamente letta o pronunciata, parola per parola, mentre nella struttura profonda le singole parole sono raggruppate fra loro in sintagmi. Questi costituiscono la componente più elementare della struttura sintattica e rappresentano le categorie di base della grammatica. Perché ad ognuno di essi vengano fatte corrispondere una o più parole, è necessario che sia attivata anche la componente lessicale del linguaggio. Esse spiegano come sotto ogni frase vi sono una serie di descrizioni strutturali, di cui la prima rappresenta la struttura profonda e l’ultima quella superficiale, invece, tutte le altre descrizioni in mezzo sono il risultato di trasformazioni che permettono di passare dalla struttura profonda a quella superficiale.

Ciò che rende Chomsky precursore e illustre personaggio della Scienza Cognitiva è il fatto che le regole di trasformazione devono essere formalizzate e completamente specificate.

La grammatica trasformazionale rispetta pienamente i criteri computazionali di riproducibilità su calcolatore e condivide il vincolo metodologico fondamentale per la Scienza Cognitiva.

                                         Giacoma Cultrera

L’immagine di copertina è stata tratta da unsplash.

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